lunedì 28 giugno 2010

PRIMA DELLA PARTENZA: TRANQUILLIZZARE I GENITORI



È il 18 gennaio 1875. Di lì a poco Schiaparelli sarebbe partito per Berlino. Ecco cosa scrive ai suoi genitori:
“Intanto perché siate tranquilli, vi scriverò da Chambery, da Parigi, da Bruxelles, da Colonia e da Berlino, cosichè potrete seguitarmi cogli occhi sulla carta.
Finalmente poi non vado nel paese del Barbari, la Francia e l’Alemagna sono nazioni civili, dove i mezzi di trasporto, di comunicazione e di vita sono anche più facili che da noi, e dove si hanno comodità che noi non abbiamo. Se si trattasse di andar nella China, o nell’interno dell’Africa, i vostri timori sarebbero fondati, ma a Berlino, città di 450 mila abitanti, e la più pulita e la più bella dell’Alemagna, dove per testimonianza di tutti quelli che vi son stati si vive meglio che in qualunque altra capitale, questo timori non sono fondati.
Anzi dovete rallegrarvi che improvvisamente mi si è aperta questa strada d’avanzamento, quale io non avrei mai sperato. E sì che invidiano la mia sorte non solo i miei compagni, ma parecchi dottori di Collegio: prova questa che la mia posizione è assai bella, e molti vorrebbero oggi trovarsi nelle mie brache.”

Crediti: Archivio Storico dell’Osservatorio di Brera, Fondo G. V. Schiaparelli, cart. 370 - Wikipedia (foto): Baeblich-Becker
Scansione da Janos Frecot & Helmut Geisert: Berlin in frühen Photographien 1857–1913. Schirmer/Mosel, Munich 1984. ISBN 3-88814-984-3.

lunedì 21 giugno 2010

CIMELI BIBLIOGRAFICI TRA GALILEO E SCHIAPARELLI

La settimana scorsa il blog ha taciuto, causa preparazione dell’esposizione del Sidereus Nuncius di Galileo Galilei (quest’anno ricorrono i quattrocento anni della sua pubblicazione) al Palazzo Reale di Milano, dove il libro resterà visibile fino al 27 giugno.

Qui qualche immagine dell’avvenimento:
http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/06/15/foto/galileo_i_400_anni_del_sidereus_nuncius-4860918/1/

Quale migliore occasione, quindi, per parlare di Schiaparelli bibliografo?

L’amore per i libri accompagnò il nostro per tutta la sua vita. Nella “Lettera biografica ad Onorato Roux” Schiaparelli ricorda addirittura i libri di lettura delle scuole elementari, “un vecchio libro trovato in casa” intitolato La geografia ad uso dei Principi e un altro libro di geografia, anonimo, dove “nella descrizione di Milano vidi, per la prima volta, nominato l’Osservatorio astronomico di Brera, col quale io doveva, più tardi, fare più ampia conoscenza”.
Un operaio della fornace del padre, che si chiamava Miglietti, prestò poi al piccolo Giovanni le Notizie astronomiche adattate all’uso comune scritte dal veronese Antonio Cagnoli. Questo libro diede al futuro astronomo “la prima idea completa e sistematica dell’Astronomia.



Schiaparelli era molto attaccato ai suoi libri: tiene nota di quelli che compera, spesso ne annota anche il prezzo e, prima di partire per il soggiorno a Berlino, si cura di richiedere indietro tutti quelli che aveva dato in prestito ai suoi amici.
E, quando diventa direttore a Brera, compera per la Biblioteca dell’Osservatorio un preziosissimo incunabolo; di questo parleremo ancora.

Crediti: La Repubblica online; Biblioteca dell’Osservatorio astronomico di Brera

lunedì 7 giugno 2010

Eccolo a Brera


Il Ministro dell’Istruzione Gabrio Casati scrive alla Legazione di Sua Maestà il Re di Sardegna presso la Corte Imperiale di Pietroburgo.


Torino, 18 novembre 1859

Prego la Signoria Vostra Illustrissima di voler compiacersi d’annunziare all’Ingegnere Giovanni Schiaparelli, che trovasi a Pietroburgo per uno studio di perfezionamento nell’astronomia, essersi Sua Maestà con Decreto del 6 corrente novembre, degnata di nominarlo a Professore e Secondo Astronomo presso il Reale Osservatorio di Brera in Milano, assegnandogli a partire dal primo corrente novembre l’annuo stipendio di Fiorini nuovi mille cinquecento settacinque (1.575) sui redditi del Legato Oriani.”

Schiaparelli partì da Pulkovo il 31 maggio 1860 e prese servizio a Milano alla fine di giugno. Il 24 aprile 1861 la scoperta dell’asteroide Esperia segnò l’inizio della sua brillante carriera. Il 29 agosto 1862 morì Francesco Carlini, il vecchio direttore dell’Osservatorio. L’8 settembre dello stesso anno Schiaparelli venne nominato direttore.

Crediti dell’immagine: Archivio Storico dell’Osservatorio di Brera, Corrispondenza Scientifica, cart. 139