lunedì 28 giugno 2010

PRIMA DELLA PARTENZA: TRANQUILLIZZARE I GENITORI



È il 18 gennaio 1875. Di lì a poco Schiaparelli sarebbe partito per Berlino. Ecco cosa scrive ai suoi genitori:
“Intanto perché siate tranquilli, vi scriverò da Chambery, da Parigi, da Bruxelles, da Colonia e da Berlino, cosichè potrete seguitarmi cogli occhi sulla carta.
Finalmente poi non vado nel paese del Barbari, la Francia e l’Alemagna sono nazioni civili, dove i mezzi di trasporto, di comunicazione e di vita sono anche più facili che da noi, e dove si hanno comodità che noi non abbiamo. Se si trattasse di andar nella China, o nell’interno dell’Africa, i vostri timori sarebbero fondati, ma a Berlino, città di 450 mila abitanti, e la più pulita e la più bella dell’Alemagna, dove per testimonianza di tutti quelli che vi son stati si vive meglio che in qualunque altra capitale, questo timori non sono fondati.
Anzi dovete rallegrarvi che improvvisamente mi si è aperta questa strada d’avanzamento, quale io non avrei mai sperato. E sì che invidiano la mia sorte non solo i miei compagni, ma parecchi dottori di Collegio: prova questa che la mia posizione è assai bella, e molti vorrebbero oggi trovarsi nelle mie brache.”

Crediti: Archivio Storico dell’Osservatorio di Brera, Fondo G. V. Schiaparelli, cart. 370 - Wikipedia (foto): Baeblich-Becker
Scansione da Janos Frecot & Helmut Geisert: Berlin in frühen Photographien 1857–1913. Schirmer/Mosel, Munich 1984. ISBN 3-88814-984-3.

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