lunedì 2 agosto 2010

FRESCURA SPAZIALE



“Ancora una cosa, e poi ho finito. Nelle regioni più elevate dell'atmosfera, dove si accendono le stelle cadenti regna un freddo estremamente intenso, e più intenso è ancora il freddo che regna nello spazio planetario, la cui temperatura secondo le stime più modeste sarebbe di circa 150° sotto lo zero. Anzi altri pretendono che sia addirittura di 273°, che è il più gran freddo possibile e corrisponde alla mancanza totale di calore. Come dunque, direte voi, come avviene che in luogo così freddo la materia delle stelle cadenti possa riscaldarsi al punto da sciogliersi in vapori? E dove prendono il calore a ciò necessario?
Per capir questo basta considerare che quei proiettili celesti entrano nell'atmosfera con una velocità enorme, compresa fra 16 mila e 72 mila metri per minuto secondo: laddove quella delle palle da fucile o da cannone non suole passare molto 500 metri per minuto secondo. … L'aria non ha tempo di far luogo al proiettile, e di sfuggire lateralmente, essa si comprime fortemente davanti alla sua superficie anteriore. Or l'aria compressa con violenza si scalda; e con un calcolo plausibile si trova che il calore sviluppato dalla compressione durante l'avanzarsi della meteora può salire a 10000 gradi e più; il che è quanto basta per fondere qualsiasi corpo più refrattario, e ridurlo anche in vapori.”

da: G.V. Schiaparelli La pioggia delle stelle, conferenza a favore della Pensione Benefica per giovani lavoratrici la domenica 14 febbraio 1886

Crediti: Biblioteca dell'Osservatorio Astronomico di Brera.
Crediti immagine & Copyright: Tony Rowell / Astrophotostore.com - da APOD del 1 maggio 2009

Ci rivediamo con le stelle cadenti del 10 agosto!!

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